SAMUEL BECKETT – PETER HANDKE Relazione tra il Teatro dell’Assurdo e il teatro di Handke CANDIDA MASTROPAOLO
DENOMINAZIONE CONIATA DA MARTIN JULIUS ESSLIN TEATRO DEL SECONDO DOPOGUERRA ARTICOLAZIONE ARTISTICA DEL CONCETTO FILOSOFICO DI “ASSURDITÀ DELL’ESISTENZA” Teatro dell’Assurdo
CARATTERISTICHE ABBANDONO DI UN COSTRUTTO DRAMMATURGICO RAZIONALE RIFIUTO DEL LINGUAGGIO LOGICO-SEQUENZIALE LA STRUTTURA TRADIZIONALE (TRAMA DI EVENTI, CONCATENAZIONE, SCIOGLIMENTO) VIENE SOSTITUITA DA UNA SUCCESSIONE NON LOGICA DI EVENTI, LEGATI FRA LORO DA UNA TRACCIA EFFIMERA (UNO STATO D’ANIMO O UN’EMOZIONE), APPARENTEMENTE SENZA ALCUN SIGNIFICATO DIALOGHI SENZA SENSO, RIPETITIVI E SERRATI, CHE A VOLTE SUSCITANO IL SORRISO, NONSTANTE IL SENSO TRAGICO DEL DRAMMA CHE I PERSONAGGI STANNO VIVENDO UNIONE TRA COMICITÀ E TRAGEDIA TEMATICHE: INCOMUNICABILITÀ NELLE RELAZIONI TRA ESSERI UMANI, CRISI DI IDENTITÀ, PERCEZIONE DI UNA VITA SENZA SENSO E SCOPO, … MAGGIORI ESPONENTI: SAMUEL BECKETT, EUGÈNE IONESCO
Samuel Beckett Dublino 1906, Parigi 1989 scrittore, drammaturgo e poeta autore in lingua inglese e francese Premio Nobel per la letteratura nel 1969 opera più famosa: Aspettando Godot
En Attendant Godot-Waiting for Godot opera scritta nel e pubblicata in lingua francese nel 1952 prima rappresentazione a Parigi nel 1953 genere Teatro dell’Assurdo dramma costruito intorno alla condizione dell’attesa: due vagabondi aspettano un personaggio misterioso che non arriverà mai due atti, ma non c’è sviluppo temporale trama essenziale, solo micro-eventi dialoghi ed eventi ripetitivi, banali, apparentemente slegati tra loro effetto di straniamento molte pause e silenzi vuoto della realtà, crisi di senso e di valori comicità e riflessione
Peter Handke Griffen 1942 Romanziere, drammaturgo Rottura con la tradizione spirito sperimentatore e polemico Sceneggiatore per il cinema collaborazioni con Wim Wenders teatro moderno = evasione da una tradizione fatta di convenzioni; coinvolgimento pratico del pubblico ( metafora del „Kasperlespiel“ )
QUODLIBET pièce del 1969 la forma prevale sul contenuto: attenzione al livello fonico, giochi di parole, … la lingua gioca un ruolo centrale; si conosce la realtà e si riflette su di essa attraverso la lingua testo teatrale come canovaccio libera interpretazione degli attori indicazioni di regia non concise, ma lunghe e dettagliate più che dei veri e propri dialoghi, vi sono delle linee guida caos sulla scena che stimola l’attenzione del pubblico personaggi non ben specificati, ma diverse tipologie di figure del teatro parole o espressioni che rimandano al passato nazista della Germania
ROTTURA CON LA TRADIZIONE STRUTTURA NON CONVENZIONALE DEL TESTO TEATRALE NESSUN ORDINE LOGICO-SEQUENZIALE INCONSISTENZA DEI DIALOGHI, APPARENTEMENTE PRIVI DI SENSO; NON C’È UNA VERA E PROPRIA COMUNICAZIONE TRA I PERSONAGGI Possibili relazioni tra Beckett e Handke