Dante Alighieri

A Firenze, nel Medioevo… Dante fu (essere) un poeta, uno scrittore politico e un filosofo. Dante nacque (nascere) a Firenze nel maggio del 1265 da famiglia di piccola nobiltà, in una società ricca e culturalmente avanzata. Qui conobbe (conoscere) Beatrice, figlia di Folco Portinari, che sposò (sposare) a Simone de’ Bardi e morì (morire) a ventiquattro anni nel Dante sposò Gemma Donati con cui ebbe (avere) quattro figli.

Le discordie civili di Firenze I due partiti politici principali fiorentino: I Guelfi I Ghibellini Il partito dei Guelfi si dividono poi in due: i Guelfi Bianchi e i Guelfi Neri Dante fu (essere) un Guelfo bianco. Nel 1302, il suo esilio da Firenze cominciò (cominiciare).

Dante andò (andare) a Ravenna, dove scrisse (scrivere) la sua famosissima Commedia e dove morì (morire) il 14 settembre Una scena della Commedia: Dante e Virgilio nell’Inferno Eugène Delacroix, 1822

Il passato remoto Per parlare della storia o di un tempo psicologicamente lontano Nella letteratura Nel Sud d’Italia, è comune usare il passato remoto, ma non nel Nord Non c’è un verbo ausiliare (essere/avere) Dovete solo riconoscere il passato remoto Giorgio Vasari, 1544, Sei poeti toscani (Dante, Petrarca, Boccaccio, Cavalcanti con Landino e Ficino)

Alcuni verbi comuni al passato remoto avere: ebbi, avesti, ebbe, avemmo, avesto, ebbero essere: fui, fosti, fu, fummo, foste, furono nascere: nacqui, nascesti, nacque, nascemmo, nasceste, nacquero morire: morii, moristi, morì, morimmo, moriste, morirono andare: andai, andasti, andò, andammo, andaste, andarono fare: feci, facesti, fece, facemmo, faceste, fecero scrivere: scrissi, scrivesti, scrisse, scrivemmo, scriveste, scrissero io, tu, lui/lei/Lei, noi, voi, loro