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ISTITUTO COMPRENSIVO “L.PIRANDELLO” Q.RE PAOLO VI TARANTO
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GIOVANNI BOCCACCIO Boccaccio nasce forse a Firenze nel 1313, da Boccaccino, un ricco mercante, socio della Banca dei Bardi. Inizia la sua formazione culturale sui classici latini, opere medievali italiane e francesi. Inviato a Napoli per far pratica nel commercio, si occupa invece di letteratura e di svaghi. Si innamora di una dama che nelle sue poesie chiama Fiammetta. Nel 1340 in seguito al fallimento della Banca dei Bardi torna a Firenze, dove stringe una forte amicizia con Petrarca.
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Dopo una crisi religiosa che lo spinse a diventare un religioso chierico, si ritira a Certaldo, vicino Firenze dove vive in povertà fino alla morte, avvenuta nel 1375. Fu uno scrittore aperto a influssi molto diversi e disponibile a esperienze molto lontane fra loro. Il suo pubblico è femminile anche perché narra di storie d’amore e descrive la sensualità.
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BOCCACCIO E IL DECAMERON
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DECAMERON Il titolo grecizzante conferma l’amore per la lingua greca manifestato dall’ autore sin dalle sue opere giovanili (è plasmato sul modello dell’Hexameron di Sant’Ambrogio, che narra della creazione in 6 giorni). «Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato “Prencepe” Galeotto, nel quale si contengono 100 Novelle in “diece” dì dette da 7 donne e da 3 giovani uomini».
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LA CORNICE Durante la peste che nel 1340 devasta Firenze, una brigata di 7 fanciulle e 3 giovani, di nobile condizione sociale, cerca scampo ritirandosi in una villa in campagna. Come passatempo i giovani raccontano delle novelle e ogni giorno viene eletto un re che decide il tema della giornata. Ogni giornata è suggellata da una ballata cantata a turno dai singoli novellatori.
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LE 10 GIORNATE I. giornata, sotto Pampinea, Tema Libero. II. giornata, sotto Filomena, Tema : Uomini e Fortuna. III. giornata, sotto Neifile, Tema : Industriosità e Intelligenza. IV. giornata, sotto Filostrato, Tema : Amori infelici. V. giornata, sotto Fiametta, Tema : Amori fortunati. VI. giornata, sotto Elissa, Tema : Motti risolutivi. VII. giornata, sotto Dioneo, Tema : Beffe di donne ai mariti. VIII. giornata, sotto Lauretta, Tema : Beffe di uomini e donne. IX. giornata, sotto Emilia, Tema Libero. X. giornata, sotto Panfilo, Tema : Virtù (Libelarità e Nobiltà)
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IL PROEMIO -Si rivela prezioso e funzionale per capire il significato dell’opera. -In esso l’autore, esprimendosi in 1° persona, espone gli intendi, che lo spingono a comporre e indica il pubblico a cui si rivolge : le donne. -Questo vuol dire che l’opera si rivolge ad un pubblico non colto, ma nonostante ciò l’opera ha alte ambizioni letterarie. Il carattere dell’opera vuole essere di piacevole intrattenimento e non di dottrina religiosa e morale.
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LA NOVELLA A differenza del romanzo questa non ha una trama necessariamente unitaria, dunque Boccaccio la preferisce perché è libero di spaziare su qualsiasi argomento, divagando di tema in tema con estrema facilità.
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IL MERCANTE Boccaccio ha la figura del cavaliere, che per le sue doti (onestà, cortesia e liberalità) era considerato l’emblema dell’età medievale, sostituisce quella del mercante che con la sua operosa astuzia cerca anche di contrastare anche le avversità.
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I TEMI DELL’ OPERA I. Amore II. Ingegno III. Fortuna E’ un opera proto-umanistica perché l’uomo non subisce passivamente ma astutamente cerca di contrastare la stessa.
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Un altro importante motivo è quello delle virtù degli eroi, che cercano di contrastare la fortuna capricciosa e dimostrano così la loro capacità di superare le avversità e gli ostacoli.
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STILE Variano molto i registri e il lessico adoperati, a secondo dell’ambiente o dello stato d’animo. Boccaccio vuole misurarsi nei più vari modi narrativi, infatti all’interno della sua opera, ritroviamo narrazioni non solo sotto forma di novella, ma anche di favole, parabole e storie.
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