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In un’economia di mercato:
gli individui facendo le loro scelte interagiscono fra loro attraverso il mercato Il mercato è il luogo in cui avvengono gli scambi di beni e servizi tra gli individui. Esso va inteso non solo e non tanto come un luogo fisico ma come una rete di relazioni fra agenti in cui i diversi interessi e preferenze si coordinano e raggiungono un equilibrio. Il coordinamento avviene in modo spontaneo senza bisogno di una pianificazione centralizzata nonostante siano coinvolte in ogni momento le decisioni di milioni di agenti economici che non hanno contatti diretti fra loro
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Il principale presupposto metodologico è l’individualismo
Il principale presupposto metodologico è l’individualismo. L’unità di analisi per capire il funzionamento del sistema economico nel suo insieme è il comportamento del singolo individuo, ovvero il funzionamento del sistema non è altro che il risultato dell’interazione di tutte le decisioni prese dagli individui che lo compongono. Ciascun individuo si comporta in modo razionale. L'individuo agisce razionalmente nel senso che trovandosi di fronte a diverse alternative sceglie quella che ritiene migliore, date le sue preferenze e i mezzi di cui dispone per soddisfarle. L'agente economico ha un comportamento massimizzante nel senso che cerca di ottenere il massimo risultato con il minimo uso di risorse.
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Le risorse disponibili sono scarse rispetto ai bisogni che sono chiamate a soddisfare. Scegliere qualcosa significa necessariamente rinunciare a qualcos’altro. Ogni decisione ha un costo in termini di rinuncia a un’alternativa possibile. Questo costo si chiama costo opportunità.
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Molto spesso le decisioni economiche non comportano una scelta qualitativa netta fra due alternative quanto, piuttosto, una scelta quantitativa, cioè fino a che punto è razionale portare avanti le proprie azioni. Queste scelte si chiamano decisioni al margine perché riguardano cambiamenti marginali ma non per questo poco importanti del proprio stato. Ad es. E’ conveniente caricare un passeggero su un aereo se la tariffa che è disposto a pagare è inferiore a quanto costa in media ogni passeggero?
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Agire razionalmente significa scegliere in ogni momento l’alternativa migliore.
Al mutare delle condizioni anche le decisioni mutano. L' "homo economicus" rivede continuamente le proprie scelte ossia risponde tempestivamente agli incentivi. Ciò di cui bisogna tener conto sono i benefici e i costi derivanti da una scelta.
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Molti economisti sostengono che, se tutti gli individui si comportano in questo modo (egoistico), la libera interazione delle loro scelte attraverso il mercato produce un risultato complessivo o equilibrio che è il migliore possibile per l’economia nel suo insieme. Per equilibrio si intende una situazione in cui le scelte degli agenti economici sono compatibili fra loro, ciascuno ritiene di trovarsi nella migliore condizione possibile dato il contesto in cui opera e non ha interesse a cambiare le proprie decisioni. L’equilibrio è un concetto essenziale nella scienza economica. Esso è un punto di attrazione verso il quale le forze che governano il funzionamento del mercato normalmente tendono. E’ così possibile fare previsioni sulla direzione verso la quale si muoveranno le forze di mercato a partire da una certa situazione.
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Il ragionamento economico si esprime attraverso i modelli che sono rappresentazioni semplificate dei fenomeni reali formalizzate mediante sistemi di equazioni matematiche. Lo scopo dei modelli è isolare, all’interno del complesso insieme di fattori che influenzano i fenomeni reali, quelli veramente rilevanti, eliminando quelli di minore importanza o accidentali.
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Breve e lungo periodo Il breve periodo è un periodo di tempo (pari ad 1 anno) di durata tale che gli agenti economici non sono in grado di adattare completamente i loro comportamenti di fronte a mutamenti del contesto in cui operano Il lungo periodo è un periodo di tempo abbastanza lungo da consentire agli agenti di fare tutti gli aggiustamenti necessari per adeguarsi in modo ottimale al mutato contesto
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Le scelte del consumatore
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Utilità e Consumo L’utilità di un consumatore è una misura della soddisfazione che il consumatore deriva dal consumo di beni e servizi. Il paniere di consumo di un individuo è l’insieme di beni e servizi che un individuo consuma. La funzione di utilità dà l’utilità totale che un individuo trae dal suo paniere di consumo.
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Misurazione cardinale e ordinale dell’utilità
L’utilità (ossia la soddisfazione che si ricava dal consumo di un bene) in genere non è calcolabile in termini cardinali es. il piacere attribuito alla prima unità di un bene è 3 volte il piacere attribuito alla seconda unità L’utilità di persone diverse non è confrontabile
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L’Utilità Totale e Marginale
L’utilità totale è crescente fino ad un certo punto per poi decrescere. La curva di utilità marginale ha pendenza negativa quindi è decrescente; ogni unità consumata in più dà meno utilità della precedente.
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Utilità totale e marginale
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Le Scelte di Consumo Ottimale
Il paniere ottimale di consumo è il paniere di consumo che massimizza l’utilità totale di un consumatore dato il suo vincolo di bilancio. il consumatore acquisterà quindi tutti quei beni la cui utilità marginale ponderata è uguale.
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L’ordinamento delle preferenze
L’individuo A, di fronte alle alternative x e y può dire: x è preferito a y y è preferito a x x e y sono indifferenti Le preferenze presuppongono solo una misurazione ordinale L’analisi ordinale è svolta sulla base delle curve di indifferenza
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Trasformando algebricamente l’equazione avremo che:
Il vincolo di bilancio Il consumatore sceglie sulla base di un vincolo: il reddito che può dedicare al consumo dei due beni. La quantità dei due beni che può essere consumata dipende ovviamente dai prezzi Se Y è il reddito, p1 il prezzo del bene x1 e p2 il prezzo del bene x2 possiamo scrivere che il vincolo di bilancio (S) è: S = x1p1 + x2p2 = Y Trasformando algebricamente l’equazione avremo che: x1=(1/p1)Y-(p2/p1)x2 dove: Y/p1 è l’intercetta della retta p2/p1 è invece la pendenza della retta
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Vincolo di Bilancio Il vincolo di bilancio è una retta
x1 x2 Il vincolo di bilancio è una retta Una variazione di un prezzo fa ruotare il vincolo di bilancio Se diminuisce il prezzo di X2 il vincolo di bilancio ruota verso l’alto facendo perno sull’intersezione con l’asse delle ordinate e viceversa se aumenta il prezzo di x1 Una variazione del reddito fa spostare la retta di bilancio parallelamente a se stessa y/p1 p2/p1 x1 x2 y/p2 x1 x2
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Curve di indifferenza Scelta semplificata: si sceglie quanto consumare di due beni: il confronto è fatto tra combinazioni diverse (panieri) di due beni Ipotesi di base L’utilità è funzione crescente della quantità consumata (l’individuo non è mai sazio) Principio di non sazietà: il consumatore preferisce avere la massima quantità possibile di beni quindi non scarta la possibilità di ottenere 1 unità in più di un bene se non deve sacrificare nessuna unità dell’altro. Proprietà transitiva (se x è preferito a y e y è preferito a z allora x è preferito a z) Dosi successive del bene danno un utilità minore
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Curva di indifferenza y y I3 I2 I1 x x Si ottengono unendo tutti i panieri rispetto ai quali il consumatore è indifferente Le curve di indifferenza hanno una pendenza negativa (si rinuncia ad una quantità di X solo aumentando il consumo di Y) Le curve più alte danno una soddisfazione maggiore Le curve di indifferenza non si incrociano Sono concave verso l’alto per il principio dell’utilità marginale decrescente
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Il saggio marginale di sostituzione
x y Pendenza = SMS La pendenza della curva di indifferenza è il saggio marginale di sostituzione, cioè il rapporto tra la variazione del bene y e la variazione di segno opposto del bene x che lascia il consumatore indifferente
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La scelta del consumatore
Dato il vincolo di bilancio, il consumatore sceglie il paniere che gli arreca maggior soddisfazione Cerca di raggiungere il paniere nella curva di indifferenza più alta La curva di indifferenza più alta raggiungibile è quella tangente la retta di bilancio Nel punto di tangenza le pendenze sono uguali, quindi il SMS è uguale al rapporto tra i prezzi y x y’ I3 I2 I1 x’
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Variazione del reddito
Passaggio da 1, 2, Soddisfazioni U1, U2, U3 Panieri a, b, c Consumo x1, x2, x3 Bene normale
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Beni inferiori Beni di scarsa qualità: al crescere del reddito diminuisce il consumo Passaggio da 1 a 2 Passaggio da U1 a U2 e da a a b Diminuzione da x1 a x2
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Curve di Engel dei beni normali
Curve di Engel (reddito-consumo di un bene) Beni di prima necessità: aumento ad un tasso decrescente Beni di lusso: aumento ad un tasso crescente
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Effetto reddito ed effetto sostituzione
y B Se varia il prezzo di un bene cambia la scelta del consumatore C’è l’effetto sostituzione (sono variati i rapporti di scambio C’è anche l’effetto reddito (a parità di reddito nominale è variato il reddito reale per cui il consumatore acquista quantità maggiori. y2 y1 I2 I1 x1 x2 A A’ x Nel grafico il prezzo di x diminuisce. La retta di bilancio ruota verso l’alto facendo perno in B. Il consumatore raggiunge la nuova curva di indifferenza I2 più alta, aumentando il consumo di X e di Y
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Le Scelte di Consumo Ottimale
Il paniere ottimale di consumo è il paniere di consumo che massimizza l’utilità totale di un consumatore dato il suo vincolo di bilancio. il consumatore acquisterà quindi tutti quei beni la cui utilità marginale ponderata è uguale.
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Le curve di domanda (e di offerta) definiscono le quantità domandate e offerte in corrispondenza di ciascun prezzo. Esse sono costruite ipotizzando che solo il prezzo influenzi le decisioni degli agenti o che, se intervengono altri fattori, questi ultimi siano mantenuti costanti (ipotesi del ceteris paribus). Oltre che dal prezzo le decisioni di domanda possono essere influenzate da: prezzo di altri beni Reddito preferenze dei consumatori aspettative
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Effetti del prezzo e di altri fattori sulla domanda
Movimento lungo la curva Spostamento della curva L’OPEC aumenta il prezzo del petrolio. Il prezzo della benzina aumenta e la domanda diminuisce La gente capisce che l’aria pulita è importante. Il traffico diminuisce e, con esso, la domanda di benzina
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Elasticità della domanda
Non è sufficiente sapere che la quantità diminuisce o aumenta al variare del prezzo è importante misurare anche di quanto varia l’elasticità misura la reattività della domanda rispetto a variazioni del prezzo, ovvero in che misura varia la quantità domandata al variare del prezzo. L’elasticità dipende da: esistenza di buoni sostituti maggiore o minore importanza del bene per il consumatore confini del mercato orizzonte temporale
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ELASTICITA’ ELASTICITA’ ASSOLUTA = ΔQ/ΔP
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L’elasticità non è costante lungo una retta
elasticità = Dq/Q/Dp/P
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Elasticità e variazioni della domanda
Se la domanda è rigida grandi variazioni del prezzo fanno variare di poco la domanda Se la domanda è elastica piccole variazioni del prezzo fanno variare di molto la domanda
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Casi limite
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La variazione della spesa del consumatore al variare del prezzo dipende dall’elasticità della domanda. Quando la domanda è rigida una diminuzione del prezzo fa ridurre di poco la spesa totale. Quando la domanda è elastica una diminuzione di prezzo fa aumentare di molto la spesa totale
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Quando la domanda è rigida spostamenti della curva di offerta provocano grandi variazioni del prezzo e piccole variazioni della quantità domandata Il contrario accade quando la domanda è elastica
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Quando l’offerta è rigida spostamenti della curva di domanda provocano grandi variazioni del prezzo e piccole variazioni della quantità offerta Il contrario accade quando l’offerta è elastica
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Offerta perfettamente elastica
q1 q2 q
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