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PER RILEVARE E VALUTARE CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE La scrittura – percorsi possibili Maria Grazia Carnazzola settembre 2016.

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1 PER RILEVARE E VALUTARE CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE La scrittura – percorsi possibili Maria Grazia Carnazzola settembre 2016

2 Valutare le competenze Livelli di analisi Oggettivo (prova svolta prodotto realizzato) Soggettivo (percezione soggettiva della prova, autovalutazione) Intersoggettivo (attese del docente e sue valutazioni) settembre 2016Maria Grazia Carnazzola2

3 Misurazione Prodotti Profilo di competenza osservare rilevare/verificare certificare Riflessione metacognitiva autovalutazione Documentazione soggetti processi settembre 2016Maria Grazia Carnazzola3 descrittori

4 Livelli di padronanza delle competenze Primo ciclo – 4 livelli - iniziale - base - intermedio - avanzato Secondo ciclo – 3 livelli - base - intermedio - avanzato settembre 2016Maria Grazia Carnazzola4

5 Incidenza sul giudizio degli elementi interni ed esterni alla prestazione/prodotto Peso qualità del prodotto? Peso qualità del processo? Giudizio sulla prova Peso autovalutazione? settembre 2016Maria Grazia Carnazzola5

6 Elementi di valutazione interni alla prestazione/prodotto Apertura della richiesta Conflitto cognitivo e livello di problem solving Quantità e qualità delle operazioni richieste Livello di guida Linguaggi o Situazione nota/non nota Quantità dei dati quantità di relazioni tra dati Astrazione Rappresentazione Complessità della richiesta Qualità della prestazione Correttezza d’uso di conoscenze (concettualità, regole, procedure) e abilità Strategie di risposta, di procedure, di modalità di rappresentazi one scelte Ampiezza, integrazione, efficacia del patrimonio di conoscenze e abilità cui si fa ricorso Giudizio sulla prestazione/prodotto settembre 2016Maria Grazia Carnazzola6

7 Autovalutazione al termine della prova del ___________________________ Alunno ________________________________ 1. Svolgere la prova per me è stato: a)Molto facile b)Facile c)Fattibile d)Difficile e)Molto difficile 2. La parte più difficile per me è stata: __________________________________________________________________ 3. La parte nella quale mi sono sentito più sicuro è stata: __________________________________________________________________ Maria Grazia Carnazzola7settembre 2016

8 4. Svolgere la prova: a)Mi è piaciuto molto b)Mi è piaciuto abbastanza c)Non mi è piaciuto 5. Perché ____________________________________________________________________ 6. Penso di averla svolta: a)Male b)Non molto bene c)Sufficientemente d)Abbastanza bene e)Molto bene 7. Perché ___________________________________________________________________ Maria Grazia Carnazzola8settembre 2016

9 Documentazione Raccolta di informazioni per ciascun alunno Disciplin enuclei Disciplina A Disciplina B Disciplina C Disciplina D Disciplina E Disciplina F Disciplina G Disciplina H Livello 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Alunno ______________ settembre 2016Maria Grazia Carnazzola9

10 Documentazione Raccolta di informazioni per ciascuna disciplina Nuclei alunni Nucleo n. 1 Nucleo n. 2 Nucleo n. 3 Nucleo n. 4 Nucleo n. 5 Nucleo n. 6 Nucleo n. 7 Nucleo n. 8 Nucleo n.9 Pierino Anna Giorgia Disciplina _______________ settembre 2016Maria Grazia Carnazzola10

11 Certificazione delle competenze: la descrizione dei nuclei non riferibili a saperi specifici Nuclei del profilo Descrizione del nucleo in forma di comportamenti osservabili (valida per tutte le discipline) Nucleo n. 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti Dimostra originalità e spirito di iniziativa: nel lavoro e nello studio utilizza i modelli e le procedure apprese apportando autonomamente varianti funzionali allo scopo. Nella produzione linguistica parlata e scritta usa con efficacia il trasferimento dei significati di termini e formule. Afferma e pratica la propria autonomia di scelta rispetto alle mode correnti e non si lascia condizionare dal gruppo. Di fronte a situazioni problematiche prova a definire il problema e a individuare le strategie di soluzione. Esprime con facilità idee progettuali relative ai lavori di classe ed ai suoi personali impegni. Si assume le proprie responsabilità, è disposto ad analizzare se stesso: in situazioni conflittuali o in incidenti dichiara la propria responsabilità o corresponsabilità. Nel lavoro e nel gioco porta a termine gli impegni assunti con pari e adulti. Accetta il rimprovero, ammette l’errore senza problemi, si pone domande sulle sue cause. Chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede: chiede aiuto con semplicità a pari ed adulti, riconoscendo senza problemi la propria debolezza e il proprio limite. Aiuta con semplicità e modestia. Si misura con le novità e gli imprevisti: di fronte ad un compito o ad un problema nuovo, si pone con pro positività. Accetta facilmente le sfide e sperimenta le proprie forze (a livello fisico,cognitivo). Intraprende con facilità relazioni con soggetti nuovi e diversi. Maria Grazia Carnazzola11 da testi di R. Bortone settembre 2016

12 Nucleo n. 10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, orienta le scelte in modo consapevole: di fronte ad un compito o ad un problema nuovo, si pone domande sulla fattibilità del compito rapportandola con i propri mezzi. Nelle situazioni di gioco e di lavoro si lascia coinvolgere quando sa di padroneggiare l’oggetto, mentre dichiara la propria debolezza quando l’oggetto non è da lui padroneggiato. Compie scelte motivate e mirate,utilizzando i dati in suo possesso, e illustrandone lo scopo e la perseguibilità. Porta a compimento il lavoro iniziato: continua a lavorare fino al termine del tempo stabilito, utilizzando i dati disponibili per concludere il lavoro avviato. Perfeziona i propri prodotti fino ad ottenere l’esito desiderato. Maria Grazia Carnazzola12settembre 2016

13 Nucleo n. 11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune, esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità Rispetto le regole condivise: rispetta patti e regole posti a tutela delle persone, delle cose, degli ambienti. Riconosce i comportamenti che contravvengono a principi condivisi, valuta comportamenti ed eventi col parametro del rispetto delle regole. Collabora con gli altri per la costruzione del bene comune: contribuisce con proprie valutazioni all’affermazione di principi ed alla costruzione di regole a vantaggio della vita di classe. Dimostra senso di appartenenza al gruppo, contribuisce all’efficacia delle sue azioni e al raggiungimento dei suoi obiettivi, difende il suo operato e i suoi prodotti. Maria Grazia Carnazzola13settembre 2016

14 Nucleo n. 12 Ha cura e rispetto di sé. Rispetta le regole della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa Ha cura e rispetto di sé: è ordinato nell’abbigliamento e nella conservazione degli oggetti. adegua i comportamenti alle situazioni. Si difende dalle accuse affermando la correttezza del proprio comportamento. Rispetta le regole della convivenza civile (vedi descrittori nucleo n. 11) ed ha attenzione per le funzioni pubbliche: partecipa con impegno e correttezza, adeguando il proprio comportamento, a manifestazioni pubbliche e ad eventi rilevanti per la comunità. Partecipa con interesse ad azioni d’interesse pubblico (solidarietà, volontariato) Maria Grazia Carnazzola14settembre 2016

15 Fra gli indicatori di risultato possibili potrebbero comparire, a titolo di esempio, per le diverse competenze chiave: Imparare a Imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa e intraprendenza. Strumenti per la valutazione delle abilità sociali e relazionali (da Franca Re, Conoscere e capire i risultati degli allievi) settembre 2016Maria Grazia Carnazzola15

16 Competenze sociali e civiche a.Capacità di osservare le regole e i patti sociali condivisi:  distribuzione dei voti di condotta per anno e tipologia di corso; numero di sanzioni disciplinari tracciabili comminate direttamente dagli insegnanti (note);  numero di sanzioni disciplinari comminate dai consigli di classe;  numero di sanzioni disciplinari comminate dal Consiglio di Istituto;  numero di episodi di danneggiamento e vandalismo ai danni della scuola segnalati;  numero di episodi di aggressività fisica, minaccia, prepotenza, vessazione, bullismo, rilevati;  numero di episodi di violazione delle regole e delle norme mediante mezzi tecnologici;  numero di episodi rilevati di abuso e diffusione di sostanze illecite;  numero di infortuni derivanti da condotte non prudenti e/o in violazione di disposizioni. b. Capacità di contribuire proficuamente alla vita della comunità:  % di studenti partecipanti alle assemblee studentesche;  % di studenti partecipanti alle elezioni dei consigli di classe, d'Istituto, delle Consulte;  numero di studenti impegnati in attività di cooperative learning o peer tutoring o peer education;  numero di studenti in grado di collaborare in modo proficuo ad un lavoro di gruppo, assumendosi ruoli e responsabilità;  numero di iniziative di tipo sociale, ambientale, umanitario proposte da studenti;  numero di studenti attivamente impegnati in attività di volontariato sociale, ambientale, umanitario o in associazioni culturali; ecc. settembre 2016Maria Grazia Carnazzola16

17 Spirito di iniziativa e intraprendenza a.Capacità di progettare, pianificare e di stabilire priorità:  numero di studenti in grado di delineare un progetto articolato in fasi  numero di studenti in grado di pianificare le fasi di un lavoro;  numero di studenti in gradi di stabilire priorità in una serie di azioni da compiere  capacità di prendere decisioni e scegliere tra opzioni diverse: numero di studenti in grado di operare scelte utilizzando strumenti e procedure strutturate e razionali. b. Capacità di risolvere problemi:  numero di studenti in grado di individuare problemi in situazioni reali;  numero di studenti in grado di affrontare problemi con procedure razionali e strutturate;  numero di studenti in grado di operare controlli, verifiche e correzioni sugli esiti delle proprie azioni. c. Capacità di agire in modo flessibile e creativo:  numero di studenti in grado di trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza;  numero di studenti in grado di riorganizzare e rinnovare procedure, modi di fare, assetti, ambienti … settembre 2016Maria Grazia Carnazzola17

18 PROMUOVERE LE COMPENZE Comunicazione, linguaggio verbale, lingua scritta lettura e scrittura la concettualizzazione della lingua scritta prerequisiti cognitivo-linguistici, aspetti/abilità le fasi del percorso funzioni dello scrivere la produzione del testo – il modello di Hayes (1996) le fasi e gli interventi dell’insegnante la competenza nello scrivere: tratti e misura settembre 2016Maria Grazia Carnazzola18

19 Comunicazione e linguaggio verbale 1.Non si può non comunicare 2.Ogni comunicazione tende a uno scopo 3.Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione(il secondo classifica il primo) 4.Esiste una forma di comunicazione analogica e una numerica (sembra solo per il genere umano). Il linguaggio analogico ha una semantica ma manca una sintassi adeguata per definire in modo non ambiguo la natura della relazione. Il linguaggio numerico ha una sintassi complessa ed efficace, ma manca di una semantica adeguata nel settore delle relazioni. Emittente, ricevente, messaggio, canale, codice, contesto, relazione, scopo. settembre 2016Maria Grazia Carnazzola19

20 LETTURA E SCRITTURA SONO MEZZI DI COMUNICAZIONE CULTURALMENTE APPRESI CONVENZIONALI SONO OGGETTI SOCIO-CULTURALI PERMANENTI SONO PROCESSI COGNITIVI COMPLESSI (RUOLO ATTIVO DEL SOGGETTO) settembre 2016Maria Grazia Carnazzola20

21 CONSEGUENZE: abbandono dell’ipotesi maturativa richiedono prerequisiti specifici la lingua scritta si impara se ci si immerge progressivamente nel sistema e se si lavora con essa direttamente settembre 2016Maria Grazia Carnazzola21

22 IL PROCESSO DI CONCETTUALIZZAZIONE DELLA LINGUA SCRITTA l’alfabetizzazione è possibile grazie ad un processo continuo di concettualizzazione sulla lingua scritta compiuto dall’alunno avviene con tempi e modalità diversi attraverso continui conflitti cognitivi Aspetti costruttivi settembre 2016Maria Grazia Carnazzola22

23 La scrittura spontanea segnala ciò che il bambino sa della lingua scritta e può essere valutata sulla base di due parametri: a)Parametro costruttivo - tipo di segni usati e loro quantità scarabocchi, cerchietto, lettere alfabetiche… - valore sonoro convenzionale delle lettere settembre 2016Maria Grazia Carnazzola23

24 b)Parametro esecutivo - direzionalità della scrittura (sin/dx - alto/basso…) - orientamento delle lettere e occupazione dello spazio - adeguatezza del segno grafico; tipo di carattere utilizzato La scoperta del valore sonoro convenzionale è un passaggio fondamentale per l’apprendimento di lettura e scrittura. settembre 2016Maria Grazia Carnazzola24

25 “Principi universali” rintracciabili nelle produzioni spontanee di bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia 1.Principio della quantità minima Il bambino ritiene che una parola scritta debba essere formata da una sequenza di segni grafici che, di solito, non sono meno di tre-non accetta parole formate da una o due lettere (-sono troppo pochi-) 2.Principio della variabilità intrafigurale Il bambino produce di solito sequenze di segni diversi l’uno dall’altro e non riconosce come parole sequenze ripetute di lettere identiche. 3.Principio della variabilità interfigurale Il bambino scrive parole diverse utilizzando lettere diverse o ricombinando in sequenze diverse il limitato repertorio di segni grafici. settembre 2016Maria Grazia Carnazzola25

26 PREREQUISITI COGNITIVO LINGUISTICI 1.Capacità di simbolizzare, astrarre, categorizzare parola oggetto 2.Capacità di costruire rappresentazioni mentali stabili per ciascun oggetto 3.Capacità di usare un linguaggio decontestualizzato 4.Capacità di decentramento linguistico 5.Capacità di interrogarsi sui significati dei segni scritti 6.Capacità di inferire significati 7.Familiarità con gli atti della scrittura 8.Rappresentazione stabile della parola 9.Consapevolezza linguistica 10.Consapevolezza che la lingua scritta rappresenta i suoni della lingua parlata 11.Consapevolezza che ogni segno rappresenta un suono e competenza fonografica settembre 2016Maria Grazia Carnazzola26

27 LA SCRITTURA Nell’analisi della scrittura è importante distinguere tra: ASPETTI ESECUTIVI ABILITÀ –Direzione – orientamento spaziale –caratteristiche del segno – coordinamento visuo- –Orientamento motorio –forma e dimensione –spazio sul foglio ASPETTI COSTRUTTIVI ABILITÀ – regole per la produzione – abilità linguistiche della lingua – abilità psicolinguistiche –corrispondenza fonografica – abilità simboliche ASPETTI PRODUTTIVI ABILITÀ –produzione di un testo scritto – abilità cognitive – abilità linguistiche – abilità sociali settembre 2016Maria Grazia Carnazzola27

28 Le fasi evolutive Il bambino cerca di distinguere il disegno dalla scrittura nella scrittura non è presente alcuna relazione figurale con l’oggetto i segni stanno per la parola che rappresenta l’oggetto Caratteristiche che situano la scrittura fuori dal campo iconico: – la linearità delle forme – l’arbitrarietà delle forme (palline, cerchietti, zig-zag) Il Prima differenziazione tra disegno e scrittura ostacoli cognitivi settembre 2016Maria Grazia Carnazzola28

29 FUNZIONI FONDAMENTALI DELLO SCRIVERE a)transazionale : scrivo per riferire, insegnare, spiegare. informativa: testo espositivo (narrazioni, descrizioni, resoconti, sintesi ……………) regolativa (dare istruzioni e direttive) conativa persuasiva (argomentare) b)espressiva: scrittura immediata, poco meditata e strutturata (diari, testi dei soggetti più giovani) c)poetica: per creare prodotti artistici (poesia, testi teatrali, episodi autobiografici strutturati) settembre 2016Maria Grazia Carnazzola29

30 LA SCRITTURA: ASPETTI PRODUTTIVI CATEGORIE TERMINALI DI TESTI COMPLESSI: ELENCO CRONACA semplice STORIA complessa personale DESCRIZIONE MESSAGGI BREVI (note, auguri, saluti) ANNUNCI LETTERA SPIEGAZIONE Percorsi di espansione. settembre 2016Maria Grazia Carnazzola30

31 LA SCRITTURA: aspetti produttivi sollecitare il soggetto a ricercare in memoria i contenuti funzionali alla comunicazione (uso di facilitatori: supporti visivi quali disegni, fotografie, ecc.) portare il soggetto ad esporre oralmente i contenuti che intende comunicare. L’insegnante trascrive. Analisi dei contenuti e loro valutazione (sono sufficienti, ridondanti, ripetitivi, ecc.) far riflettere il soggetto su Scopo e Destinatario individuare la sequenza espositiva, cercando di assegnare un ordine ai contenuti (prima dico questo e poi questo, ecc.) offrire al soggetto modelli espositivi: a. tratti da autori che affrontino l’argomento in oggetto b.con l’utilizzo di alcuni contenuti individuati attraverso tecniche di composizione vincolata (completamento a partire da vincoli dati) costruire piani di contenuto: le scalette, gli schemi, ecc. a.FASE DELLA PROGETTAZIONE settembre 2016Maria Grazia Carnazzola31

32 LA SCRITTURA: aspetti produttivi L’ins. offre un modello di traduzione (tecnica: pensare ad alta voce) L’ins. agisce in interazione col soggetto (tecnica: sollecitazione a «dare aiuto» L’ins. agisce in interazione col soggetto (tecnica: «procedere a turno») Il soggetto traduce i contenuti a livello scritto «pensando ad alta voce» e chiede aiuto all’ins. per scelte del contenuto Il soggetto traduce e chiede aiuto all’ins. in merito a vocaboli, punteggiatura, connettivi, ecc. b.FASE DELLA TRADUZIONE in Intervento di 1° livello Intervento di 2° livello settembre 2016Maria Grazia Carnazzola32

33 Introduzione all’uso di cartoncini-guida per facilitare il confronto tra ciò che si vuol scrivere e ciò che si sta scrivendo. Mentre il soggetto sta scrivendo, in momenti diversi scelti dall’ins., si solleverà il cartoncino con una delle seguenti domande: - Va bene? - Ho dimenticato qualcosa? - Ho ripetuto? - Ho seguito un ordine di esposizione? In base alla risposta, il soggetto procede alla revisione o all’aggiustamento di quanto scritto. in Intervento di 3° livello LA SCRITTURA: aspetti produttivi settembre 2016Maria Grazia Carnazzola33

34 LA SCRITTURA: aspetti produttivi La revisione può essere condotta a diversi livelli, ma un soggetto in difficoltà non riesce a tenere contemporaneamente presenti più livelli. Essenziale quindi la separazione delle fasi e la successiva integrazione. 1.ANALISI COMPLESSIVA DEL CONTENUTO Portare il soggetto a una rilettura di quanto scritto allo scopo di: – Individuare i passaggi non chiari – Individuare le ridondanze – Individuare le informazioni mancanti Se il sogg. non riesce a individuare questi punti critici, l’ins. EVIDENZIA, SPIEGA, MOTIVA E AIUTA c. FASE DELLA REVISIONE settembre 2016Maria Grazia Carnazzola34

35 LA SCRITTURA: aspetti produttivi 2.ANALISI DELLA COERENZA Sollecitare il soggetto a porsi domande in merito a: – sequenza delle parole – sequenza delle frasi – sequenza dei periodi – individuare contenuti contraddittori – congruenza rispetto allo scopo 3.ANALISI DEL LIVELLO LESSICALE E SINTATTICO Portare il soggetto a: – individuare ripetizioni – ricercare sinonimi – analizzare i segni di interpunzione – ricercare i nessi tra le frasi La mediazione dell’ins. serve a fornire «modelli corretti». Se il sogg. non attiva risposte, l’ins. offre una soluzione, ne spiega i motivi e le modalità. settembre 2016Maria Grazia Carnazzola35

36 4.ANALISI DEL LIVELLO ORTOGRAFICO L’intervento contestualizzato – l’ins. indica, a margine, l’esistenza di un errore e ne indica la tipologia – il sogg. ricerca l’errore – se non lo trova, l’errore viene sottolineato – il sogg. Corregge – in caso di insuccesso, l’ins. offre il modello corretto esplicitandone i motivi – ins. e sogg. analizzano l’errore ricorrente e scelgono l’intervento specifico (esercizi e controllo) – se le difficoltà sono numerose, è opportuno condurre l’intervento su un errore alla volta settembre 2016Maria Grazia Carnazzola36

37 LA PROGRESSIVITÀ NELLA COMPETENZA TESTUALE Secondo la psicologia cognitiva Da una enumerazione incoerente degli eventi Si passa ad una strutturazione temporale degli eventi Quindi si avrà una acquisizione delle relazioni causali Ancora più tardi l’acquisizione delle regole basate sull’inferenza deduttiva e induttiva Secondo Van Dijk, la competenza testuale, riferita alla tipologia dei testi dovrà, quindi, essere sviluppata tenendo presente la seguente scansione: Capacità di elaborare descrizioni Capacità di elaborare racconti Acquisizione dell’argomentazione settembre 2016Maria Grazia Carnazzola37

38 Competenza nello scrivere Capacità di strutturare il discorso Capacità di produrre testi Competenza cognitiva Competenza sociale Competenza linguistica Competenza motoria Produzione di idee Organizzazione di idee Coscienza della norma Uso corretto della norma ortografia Produzione di un testo leggibile Qualità del contenuto Organizzazione e presentazione del contenuto Stile e adeguatezza del contenuto grammatica ortografia calligrafia TRATTILATENTITRATTILATENTI settembre 2016Maria Grazia Carnazzola38

39 Bibliografia Ferreiro, Teberosky, La costruzione della lingua scritta, Ed. Giunti Barbera P. Boscolo, Psicologia dell’apprendimento scolastico, Ed. UTET Nardocci, Stella, Il bambino inventa la scrittura, F. Angeli Bigozzi, Laboratorio di lettura e scrittura, Ed. Erickson Rita Berlone – articoli M. Castoldi - articolo settembre 2016Maria Grazia Carnazzola39

40 settembre 2016Maria Grazia Carnazzola40


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