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Published byGilda Simoni Modified over 8 years ago
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas CAPITOLO 1. La teoria cinetica-molecolareLa teoria cinetica-molecolare 2. La pressione dei gasLa pressione dei gas 3. Legge di Boyle: relazione tra pressione e volumeLegge di Boyle: relazione tra pressione e volume 4. Legge di Charles: relazione tra temperatura e volumeLegge di Charles: relazione tra temperatura e volume 5. Equazione di un gas idealeEquazione di un gas ideale 6. Legge di Gay-Lussac: relazione tra temperatura e pressioneLegge di Gay-Lussac: relazione tra temperatura e pressione 7. Legge di Dalton delle pressioni parzialiLegge di Dalton delle pressioni parziali 8. Diffusione dei gas: legge di GrahamDiffusione dei gas: legge di Graham 9. Lo stato liquidoLo stato liquido 10. Lo stato solidoLo stato solido 13 1 Indice
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas I gas hanno molte proprietà in comune che, secondo la teoria cinetica-molecolare, possono essere così espresse: 2 CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI 1 a. Le particelle dei gas sono in costante, rapido, disordinato movimento. Quindi possiedono energia cinetica che è energia di movimento. La teoria cinetica-molecolare Movimento rapido e disordinato delle molecole di un gas.
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas b. I gas consistono di particelle di diametro molto piccolo, per cui si trovano a notevole distanza tra di loro. 1 1 La teoria cinetica-molecolare c. Le forze attrattive tra le particelle dei gas sono trascurabili. d. Le collisioni, tra le particelle di un gas, e tra le particelle e le pareti del contenitore, sono di tipo elastico. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas La pressione (P) è definita come la forza (F) esercitata su un’unità di superficie (S). 4 2 La pressione dei gas La pressione di un gas è il risultato delle collisioni che le molecole esercitano sulle pareti del contenitore in cui si trovano confinate. Nel SI l’unità di pressione è il pascal (Pa). L’unità più adoperata è il kilopascal (kPa). Nell’industria si utilizza come unità di pressione il bar, che equivale a: F P = S 1 bar = 1 10 5 Pa = 1 10 2 kPa CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas La legge di Boyle serve a studiare come si modifica il volume di un gas al variare della pressione mantenendo la temperatura costante: 5 3 Legge di Boyle: relazione tra pressione e volume “a temperatura costante, la pressione di una data quantità di gas è inversamente proporzionale al suo volume”. 1 P = k da cui P V = k (costante) V CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI Se il volume di un gas si dimezza la pressione raddoppia.
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 6 3 Legge di Boyle: relazione tra pressione e volume CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI Pressione, P (bar) 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 Volume, V (L) 10 6,67 5,0 4,0 3,33 2,86 2,5 P x V, (bar x L) 10 Misure sperimentali di pressione e volume di un gas relative alla legge di Boyle.
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas La legge di Charles si può così esprimere: 7 4 “ i volumi dei gas, a pressione costante, sono proporzionali alla loro temperatura assoluta”. Legge di Charles: relazione tra temperatura e volume Ad un aumento della temperatura corrisponde un aumento del volume del gas. Se la temperatura assoluta raddoppia, il volume del gas diventa doppio. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas V V = k T da cui si ricava = k T 8 4 Legge di Charles: relazione tra temperatura e volume CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI Se si riportano i valori della Tabella in un grafico si ottiene una retta che, estrapolata, incontra l’asse della temperatura a 0 K, a cui corrisponde volume zero. Il grafico illustra la relazione di proporzionalità diretta tra il volume e la temperatura in kelvin di un gas, a pressione costante. Quando la temperatura in kelvin raddoppia, il volume raddoppia. V (ml) 18,2 20,0 23,0 24,9 T (K) 273 300 345 373 Valori sperimentali di temperatura (in kelvin) e di volume (in mL) di un gas.
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Le tre leggi dei gas (Avogadro, Boyle e Charles) permettono di ricavare l’equazione di un gas ideale: 9 5 P V = n R T Equazione di un gas ideale dove n = numero di moli del gas, R = costante di un gas ideale e T = temperatura assoluta. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas La relazione di proporzionalità diretta tra la pressione di un gas e la sua temperatura è nota come legge di Gay-Lussac, ed è rappresentata dalla seguente relazione matematica: 10 6 P = k T (V = costante) Legge di Gay-Lussac: relazione tra temperatura e pressione CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas La pressione esercitata da ciascun componente di una miscela gassosa è chiamata pressione parziale di quel componente. 11 7 “ la pressione totale (P totale ) di una miscela di gas è la somma delle pressioni parziali dei vari componenti”. Legge di Dalton delle pressioni parziali P totale = P A + P B + P C …… La legge di Dalton delle pressioni parziali afferma che: se i componenti della miscela sono A, B, C, ….. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas “La velocità di diffusione di un gas è inversamente proporzionale alla radice quadrata della sua massa molecolare”. 12 8 Le velocità di diffusione di due gas, se MM A è la massa molecolare del gas A e MM B la massa molecolare del gas B, possono essere confrontate con il seguente rapporto: Diffusione dei gas: legge di Graham velocità di diffusione di A MM B = velocità di diffusione di B MM A Il gas con massa molecolare minore è quello che diffonde più velocemente. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas A differenza dei gas, le molecole che costituiscono i liquidi sono soggette a forze attrattive che ne impediscono il libero movimento, ma possiedono energia sufficiente per poter scorrere le une sulle altre. 13 9 Alcune delle proprietà più significative dei liquidi sono: Lo stato liquido Densità: i liquidi presentano una densità inferiore a quella dei solidi. L’acqua mostra un comportamento anomalo rispetto agli altri liquidi. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI Reticolo cristallino del ghiaccio.
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Tensione superficiale: i liquidi tendono a formare gocce di forma sferica. 14 9 Lo stato liquido La tensione superficiale fa assumere all’acqua una forma sferica. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Azione capillare: permette ad un liquido di sollevarsi lungo le pareti di un tubo capillare; è uno dei fattori che consente alle piante di sottrarre l’acqua al terreno. 15 9 Lo stato liquido Cromatografia ascendente su carta. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Diffusione dei liquidi: è la proprietà per cui due liquidi miscibili, messi a contatto, assumono una distribuzione uniforme. 16 9 Lo stato liquido a. Nel becher contenente acqua viene introdotta una goccia di colorante. b. La goccia si diffonde nel liquido. c. Al termine dell’esperimento il colorante si è completamente diffuso formando una miscela omogenea. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Evaporazione ed ebollizione: il passaggio delle molecole di un liquido allo stato di vapore è detto evaporazione se interessa lo strato superficiale; se la temperatura aumenta il liquido entra in ebollizione. 17 9 Lo stato liquido CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI Molecole in fase gassosa e liquida. Le molecole del liquido che hanno sufficiente energia cinetica vincono le forze intermolecolari e passano nello stato di vapore. In un recipiente aperto, un liquido bolle quando la sua pressione di vapore è uguale alla pressione atmosferica.
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Nello stato solido le particelle (molecole, atomi o ioni), a causa delle notevoli forze attrattive e repulsive che esercitano, sono costrette a rimanere localizzate in una posizione spaziale ben definita: la struttura cristallina. 18 10 Lo stato solido I solidi, come il vetro e lo zolfo, che non presentano una struttura cristallina ordinata, vengono classificati come solidi amorfi. La struttura cristallina, propria dei cristalli, prende il nome di reticolo cristallino, caratterizzato dalla presenza di una unità minima detta cella elementare. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI Minerale di calcite, CaCo 3. Rappresentazione grafica di un reticolo cristallino. faccia vertice spigolo cella elementare
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Le strutture più comuni dei metalli sono così rappresentate: 19 Lo stato solido Ci sono sostanze che, cristallizzando in condizioni differenti, possono assumere strutture diverse del reticolo cristallino: questo fenomeno prende il nome di polimorfismo. CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI 10 CELLA CUBICA A CORPO CENTRATO CELLA CUBICA A FACCE CENTRATE CELLA ESAGONALE COMPATTA
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© Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas Se un elemento si presenta, invece, in più forme cristalline, si parla di allotropia. 20 Lo stato solido CAPITOLO 13. I GAS, I LIQUIDI E I SOLIDI 10 DIAMANTEGRAFITE FULLERENE
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